Archive for 2012

nessun disturbo

July 6th, 2012

- Disturbo?

- Beh, se proprio deve.

- Allora?

- A dire il vero, sì, mi disturba. È che stavo pregando un po'.

- Niente di grave allora. Deve ricominciare da capo?

- No. Cioè, dipende. Se non le dispiace mi risulta leggermente scomodo discutere sulle regole.

- Perché? Non hanno senso?

- Certo che sì. Però quando uno le va a spiegare così.. come dire.. palesemente.

- Sembrano impressionare non più che il manuale di un'aspirapolvere?

- Che volgarità che si permette. Però sì. Ci vuole una certa raffinatezza.

- Dell'occulto?

- Sì, esatto! Dell'occulto, del mistico

- del vago, dell'opaco, dell'ostacolato...

- Ma smetta di fare sinonimi..

- chiarificanti?

- licenziosi! La fede è una cosa

- impegnativa?

- Sì. E pertanto bisogna

- lasciarsi andare?

- No, assolutamente no!

- al mistero dello spirito santo?

- Sì, questo assolutamente.

- E lo scopo qual è?

- Come sarebbe lo scopo? Certo è che certe cose non si fanno per guadagnarne, si fanno per puro impegno morale.

- Sì, però lo scopo?

- Lo scopo è quello di partecipare al mistero che ci avvolge tutti, che dal Signore fino alla pecora ci conduce tutti nella stessa direzione per il raggiungimento di

- Sì?

- Per il raggiungimento, ecco.

- Non starà delirando un po'?

- In effetti mi sento sfinito. Guardi come lei mi aizza.

j'adore l'autoroute

July 5th, 2012

- J'adore l'autoroute.

- Comment ça ?

- C'est si excitant.

- Mais c'est toujours la même chose.

- Pas du tout. Il y a des montées, des descentes, parfois deux voies ou trois.

- Beh oui, il arrive même qu'on trouve la police derrière nous.

- Exactement, ça augmente véritablement l'expérience.

- Tu trouves ? Tu t'es déja fait arrêter beaucoup de fois ?

- Je fais tout pour être arrêté, c'est si drôle. D'abord, il faut chercher le permis, puis il y a une petite conversation très sympa. Enfin, on va en prison.

- En prison ? Pour avoir fait quoi ? Une course sur l'autoroute ? Ce n'est pas grand chose.

- Et aussi pour avoir un peu fracassé la voiture du gendarme.

lettera agli ebrei

July 2nd, 2012

Cari Ebrei,

Vi scrivo in merito a una vicenda della massima importanza. Permettetemi di presentarmi. Mi chiamo Paolo e sono figlio ed erede del più grande imperatore del mondo, un tal Lucas, imperatore romano. Come risaputo, qui da noi c'è la guerra civile. La ribellione è arrivata quasi sotto le porte di Roma ormai ed io la vedo brutta.

Avendo saputo che voi Ebrei siete, come dire, bravi con il denaro, vorrei farvi una proposta che potrebbe portare grande beneficio sia a voi sia a me. Essendo le banche tutte nelle mani dei ribelli ormai, non c'è modo di fare un discreto prelievo in un qualche paradiso fiscale. Dato che non riesco ad accedere al mio conto in banca (che è di considerevole portata, mica devo aggiungere altro) vorrei pregarvi di inviarmi un vostro uomo fedele con non più di quattro sacchi d'oro in spalla (non esageriamo). Con quei soldi farò delle belle mazzette ai bancari e appena partito in camion con i miei quattromila sacchi ve ne farò avere quattrocento.

Vostro servitore fedele (mi hanno fatto scrivere questo, ma non credo sia vero),

Paolo

seconda lettera ai corinzi

July 1st, 2012

Cari Corinzi,

Vi ringrazio di cuore dei vostri preziosi consigli. Purtroppo anche avendo effettuato tutti gli aggiornamenti la scheda diabolica di rete non si sente di captare l'indirizzo ip dal router del vicino di casa. (Tranquilli, è un coglione che non se ne accorgerà mai.) A questo punto mi sono tuffato a testa bassa nell'analisi del traffico di rete per scoprire che cavolo ci fosse che non andava. Ho impostato la scheda in modo promiscuo (questa parola mi fa arrossire però) affinché captasse tutti i pacchetti che ci fossero in giro, cioè nell'aria (anche se veramente non ci credo a queste reti senza fili, però il Signore ci ha insegnato che più una credenza sembra stupida più bisogna crederci). Pensavo di poter risolvere il problema così, ma da quanto ho rilevato tutti i pacchetti vengono trasmessi correttamente, l'ip viene quindi assegnato dal router però non rilevato dalla scheda. Dev'esserci qualche complotto diabolico (che tra l'altro non deve sorprenderci troppo, si sa che Lui non scherza) per bloccare la scheda. Per tre giorni mi sono abbandonato in preghiera per vincerlo, ma tuttora i frutti di tale impegno non si sono visti.

Vi scrivo esasperato per pregarvi di salvarmi da questo impaccio infame. Siate misericordiosi e inviatemi i driver adatti. Muoio dal desiderio di seguire la Messa in diretta, è quasi Pasqua!

Vostro corrispondente,

Paolo
Codice cliente: P-31A-F42Z

multi-lingual code cracking

June 10th, 2012

Spending time in our native language, where everything for the most part is clear, understood an unambiguous, gives us a skewed perception of what language really is like. Understanding quite effortlessly is something we get used to, and that's what makes our encounters with so-called foreign languages uncomfortable.

A language you know intimately is the exception. A great deal of language happens between individuals who communicate effectively despite their linguistic shortcomings. That to me is the real magic of language.

Dealing with a foreign language is always a matter of partial knowledge.

poster_afficheTake this poster and the word "affiche".

To begin with, Dutch has many French loan words and this is obviously one. "affiche" must be a noun, thus the corresponding verb is likely to be "afficher" or perhaps "ficher a" (to "ficher" at something or onto something).

In Polish "afisz" is a sign or a notice and it's simply a straight import from French.

In Spain recently I noticed it is very commonplace to write "prohibido fijar carteles" on all kinds of surfaces to discourage people from putting up posters. When you see that sentence on a wall that clearly has seen lots of posters torn down with remains of adhesive and dirt, the context is so clear that it's hard to misunderstand. "fijar" and "ficher" thus occur in a similar context.

Meanwhile, in Portuguese there is a very common word in "ficar" which is used in practically every context that has to do with entering a state of mind, eg. "eu fiquei feliz". This is very close to the Italian way of saying "sono rimasto deluso", where the verb to remain is used instead of, as in English, to become.

These three verbs are not exactly the same, but they have a strong common base of intention. "afficher" is the verb that corresponds to "fijar", ie. to fix or fasten something. Meanwhile, "ficher" has the metaphorical meaning of "ficar", namely to enter a state of mind.