il perfezionismo è cosa buona?

February 15th, 2012

Avendo spiegato che cosa si intenda per perfezionismo in un post precedente, resta da stabilire se sia cosa buona o meno.

Per quanto mi ricordi sono sempre stato convinto che il perfezionismo sia un atteggiamento, non dico innato, ma sicuramente instauratosi molto presto nella vita di un individuo. Mi riferisco naturalmente alle esperienze familiari nelle quali i genitori lasciano intendere momento per momento quali azioni considerino meritevoli e quali no, e poi quanto ci voglia per giungere a questo livello per il quale il nostro comportamento sarà giudicato favorevolmente.

Pertanto non mi sono veramente avventurato nel riflettere su quanto il perfezionismo sia buono o meno. Mi definivo perfezionista e basta (o per meglio dire, mi è stato detto che lo sono e l'ho preso per buono), senza intravedere una possibilità di cambiamento. Forse è per questo che mi sono convinto che fosse buona cosa. Dopotutto la cosa nota ci pare spesso quella giusta, è un fatto psicologico.

Poi sono avvenuti due fatti.

Per primo ho letto un libro in cui si parlava moltissimo di questa famosa legge 80/20, cioè il principio di Pareto. Ovviamente conosciamo tutti questo principio, cioè in molti campi della vita c'è un percorso da 20% dello sforzo che ci può far guadagnare l'80% del bene. Ma l'idea più importante del libro era un'altra, cioè: sii efficiente perché non riesci a fare tutto, ci sono troppe cose da fare.

Questo pensiero mi ha colto di sorpresa. Detto in modo generale è ovvio: non puoi fare sia il banchiere sia l'astronauta sia il chirurgo ecc., il tempo nella vita non basta. Però bisogna applicare questa regola nel modo più assoluto.

Mettiamo che devi pulire il bagno. Che fai? Potresti fare un elenco di tutti i compiti che bisogna svolgere per arrivare a questo scopo, però non ce la farai. Facendo un esame molto attento ti accorgerai che i compiti sono troppi. Bisognerebbe pulire il pavimento, il lavandino con lo specchio e la vasca, ma questo è solo l'inizio. Se ti guardi intorno più attentamente vedrai che bisogna pulire altro: la finestra non è stata lavata da tempo, la credenza con tutti i prodotti igienici sta prendendo polvere (bisogna svuotarla prima però), le pareti iniziano a scolorirsi (specialmente intorno alla vasca), e c'è perfino qualche ragnatela al soffitto. E più roba hai nel bagno più compiti ci saranno. Può darsi che tu riesca a pulire tutto questo qualche volta all'anno, ma certamente non lo fai ogni settimana allo scopo di "avere sempre un bagno pulito". Ce ne sono altre poi di stanze da pulire, no?

Bene, è questo che intendo per "troppe cose da fare". Esaminando qualsiasi proggetto o compito riscontrerai la stessa cosa, quindi bisogna sempre scegliere, bisogna sempre stabilire gli aspetti più importanti. Ed è questa la consapevolezza che finora mi sfuggiva.

Il secondo fatto è stato veder agire una persona cosiddetta perfezionista anch'essa. Mi ha un po' stupito vedere che, sebbene svolgesse i suoi compiti in modo molto attento ai particolari, non erano i particolari importanti. Cioè sarebbe un po' come insistere nell'avere la spugna adatta per pulire il lavandino, perdendo un sacco di tempo cercandola o aggiustandola, invece di pulirlo con una qualsiasi spugna disponibile.

Non ho mai pensato di agire così, ma questo mi ha fatto domandarmi se per caso non sia vero anche nel mio caso.

Oggigiorno ritengo il perfezionismo un difetto più che una virtù. Sono sempre abbastanza convinto che talvolta ci spinge a fare delle cose meglio di come le avremmo fatte senza questo impeto. Tuttavia ci fa spesso perdere tempo in imprese inutili.

het plezier van het creëren

February 14th, 2012

De afgelopen twee weken heb ik een vijftien artikelen geschreven in vier verschillende talen. De reden daarvoor is heel eenvoudig: het is een goede manier om die talen (alle talen eigenlijk) te oefenen. Anders vind ik dat ik te veel lees en ik te weinig schrijf.

Ik ben tevreden met hetgeen ik deze maand heb geschreven. Het was mijn intentie niet goede verhalen te schrijven, ik zei aan mezelf: schrijf maar, het maakt niet uit wat het over gaat, de kwaliteit is helemaal niet belangrijk, het is een pure oefening. Ik gaf mezelf de tijd om iets *nu* te schrijven, al heb ik daarvoor geen idee.

Dit lijkt mij een vreemd manier van denken. In het verleden heb ik heel wat in het Engels geschreven, maar daar ging altijd over een thema, over een punt van discussie. Ik schreef nooit zomaar iets. Ik was daarom heel lang overtuigd dat geen goed verhaal kon voortvloeien uit zo'n werkwijze die ik nu praktiseer. Die overtuiging lijkt me nu verkeerd.

Het schrijven is toch altijd een vorm van creatie, van creativitet. En toch als je geen preciese plan hebt, gaat het lukken als je je gedachten de vrije loop laat. Natuurlijk is de kwaliteit niet indrukwekkend in die omstandigheden, maar het is toch iets. En als oefening is dat genoeg.

un fastidio

February 13th, 2012

- Commissariato di Polizia, parla il commissario.

- Qui il Benedetto.

- Ah, Santità, che piacere sentirla. Come sta? Tutto bene nella Sede?

- Avrei un favore da chiederle.

- Certo, dica pure.

- In realtà è un fastidio che lei potrebbe togliermi. Però mi raccomando: che resti tra noi, capito?

- Si capisce, mi spieghi la vicenda.

- È che qualche giorno fa andavo al cinema con degli amici. Quello in via Pio IV, lo conosce? Ci fanno accomodare la mattina prima di aprire le porte al pubblico. Bene, stava guidando Bagnasco, che è un imbecille, ma semmai ci avessero beccati a correre faceva comodo uno con il passaporto italiano. Ecco, davano il Signore degli Agnelli, e io non avrei potuto assolutamente perdermelo, perciò dissi a Bagnasco di fare in tempo che lui non sa proprio guidare. Ce l'abbiamo fatta, ma abbiamo dovuto trovare un parcheggio in fretta.

- È stato multato?

- Sì, la Audi è mia. La tengo da tempo poiché una targa tedesca a Roma non fa insospettare nessuno.

- Ho capito. E adesso vuole ch'io faccia sparire la multa?

- Direi di sì.

- E perché?

- Vede, se devo presentarmi io stesso al commissariato faccio brutta figura. Poi devo fare la fila al bancomat per farmi dare degli euro che di solito non devo mai pagare niente.

- Potrebbe travestirsi.

- Ma che scemo. A travestirmi lo faccio tutti i giorni, non le risulta che non potrei ingannare più nessuno?

- Allora si vesta soltanto.

- Come il papa nel film di Moretti?

- Esatto.

- Niente male, devo ammetterlo che lei un cervello proprio ce l'ha.

- Piacere mio.

¿es muy caro su hotel?

February 12th, 2012

- ¿El Hotel Lujo en las Maldivas?

- Buenos días, me gustaría hacer una reserva para dos personas en su hotel para dos semanas. ¿Es muy caro?

- No se preocupe, soy muy rico.

- Manuel, ¿que diablos estás haciendo?

- ¿Que dice?

- ¡Dame mi móvil!

- Me llamo Salvador Álvarez. ¿La tarjeta de crédito? 29165...

- Disculpe señora, ahora le habla Salvador. Acaba de hablar con mi hijo que es un imbécil. Por favor olvídese de todo lo que le ha dicho; nosotros no vamos a estar en su hotel.

guastata la stampante

February 11th, 2012

- Pronto?

- Sì, un guasto alla stampante. Capitano tutti i giorni. Mi dia un resoconto per favore.

- Dunque lei avrebbe bisogno di stampare una lettera ma la stampante non ne vuole proprio sapere. L'ha presa a calci? Aspetto.

- Sì, posso immaginare che si senta meglio. In effetti lo consigliamo a tutti i clienti.

- Di nuovo con questa lettera. Ha effettuato tutti gli aggiornamenti?

- Di solito non fanno alcuna differenza. Nel caso contrario si va a lieto fine.

- Lei non si sente lieta? Magari ha bisogno di sfogarsi un po'. Conosce lo yoga?

- Non le frega niente di quel cazzo di yoga? Sinceramente l'ho detto un po' a caso, mi sembra una stupidaggine. Però ad alcune signore della sua età pare che faccia bene.

- Una lettera molto importante? All'avvocato che si occupa del suo divorzio da quel figlio di puttana di suo marito che le fa venire una rabbia mai vista? Signora, non sono un legale, però so che in queste faccende bisogna stare calmi, altrimenti si fanno delle cose troppo in fretta e poi finisce male. Perché non si fa una passeggiata nel quartiere?

- La lettera va assolutamente spedita quest'oggi? Signora, sarò schietto con lei. Per la sua stampante non c'è speranza. Infatti la maggior parte delle stampanti che forniamo noi non hanno mai funzionato e comunque raramente se ne accorge qualcuno. Di solito sembra un guasto temporaneo, è ciò che diciamo ai clienti. Poi si finisce per mandare un sms, un'email, oppure c'è facebook, c'è twitter. Le alternative non mancano insomma.

- Si figuri.