Sì sì, lo so che ce ne sono ancora. Però non risiedono nei paesi più importanti, diciamo così. Una volta essere re voleva dire vivere la vita alla grande, con tanti di capricci che se volevi fare la guerra alla Francia il pomeriggio lo facevi e basta, se volevi un castello nuovo lo facevi nel pieno della città. Chi è stato a Caserta lo sa che per castelli non ci sono limiti, lo fai tanto grande che bisogna mandare una truppa per contare le camere. Poi mandi un'altra per confermare e invece non torna il conto. Forse ne hanno costruite di più nel frattempo.
Il conte però, sì. Di conti, di duchi, di baroni ne avevi quanti volevi, ne facevi di nuovi pure per ammazzare il tempo. E neanche eri costretto a sapere tutti i loro nomi a memoria. Tanto chiunque ti veniva a trovare sapeva che il re ha ben altro a cui pensare che il nome del prossimo arrivato. Oppure li mandavi via senza nemmeno lasciare che li introducesse il cameriere.
Però non bisognava scordarsi il nome della regina, perché non c'è il re senza la regina. Quelle nozze abbastanza fastidiose che non finivano più, infine valevano la pena. Ti sposavi, poi ti facevano re, è andata sempre così. Eh già, la regina. Si vedeva che eri potente quando era oggetto di venerazione pure lei, per il semplice fatto di essere la tua mano destra. Però di mani destre ne avevi tante, chiunque si farebbe avanti per diventare il tuo aiutante, fin nelle minime vicende come scovare quella cravatta che non si trova nell'armadio.
Eppure qualunque cosa fai troppo a lungo ti viene la noia. Perciò serbavi sempre lo sfogo più soddisfacente: la caccia. Con gli animali ci si diverte sempre, non ti vengono a chiedere favori come gli uomini. E poi sono imprevedibili, ma in modo abbastanza prevedibile. Puntando il fucile verso il cielo non è che ti sfugge l'uccello troppe volte prima che lo centri, fanno tutti più o meno gli stessi voli. E poi viene il cane a portartelo anche se non sei stato tu a prenderlo, in modo che tutti pensino che il re sia il più grande cacciatore di tutti i tempi.
Il più grande in assoluto, anzi. Fino a che muori e viene il re successivo. Abbastanza prevedibile anche lui, come voi tutti, siete tutti re dopotutto.