- Ciao, sono Antonio. Dove sei?
- In treno.
- Di nuovo?? Ma tu sei sempre in treno!
- Beh, che ci posso fare?
- Hai mai pensato di cambiare lavoro?
- Uffa, ne abbiamo già parlato. È il mio mestiere, va bene?
- Sei un pendolare professionista.
- Sì. E inoltre sono felice di esserlo. Quindi potresti smettere di farmi sempre delle critiche circa il mio lavoro. Sono stufo matto di questo argomento.
- Va be', calmati. Allora, che vogliamo fare stasera? Al cinema c'è il nuovo film di quel regista francese.
- Quale?
- Sai, quello che si è rifugiato in Svizzera e non può più partire.
- Ah sì sì. Beh, non importa, non credo di tornare in tempo, ci sono vari ritardi a causa del maltempo.
- D'accordo. Facciamo una cena sul tardi? Conosco una trattoria vietnamita nei pressi della stazione.
- Senti, adesso sono diretto a Milano, poi devo prendere la Freccia Rossa fino a Bologna.
- Quando credi di rientrare?
- Sarà verso le due e mezzo. Almeno.
- Troppo tardi per me. Facciamo un'altra volta.
- Tengo il cellulare caricato se mi devi parlare.
- Lo so. A presto. Buon viaggio.